Descrizione
Gli archivi ecclesiastici bovinesi abbracciano un esteso arco di tempo (dalle pergamene del sec. XII fino ai documenti del sec. XVIII) e rappresentano una fonte documentaria di rilevante interesse e di notevole respiro storico e cronologico.
Archivio Diocesano. Raccoglie una quantità elevata di atti e documenti della Curia tra cui Platee, Sinodi, Sante Visite, Editti e Decreti vescovili, Bolle, Sinodi e Sacre ordinazioni, preziosissimi per gli studi di storia sociale, religiosa, politica, economica, ecc. Testimonianze, stratificate nel corso dei secoli, della memoria storica della città e della Diocesi che forniscono informazioni sempre più complete ai ricercatori, rivelando uno spaccato ampio e significativo sulle condizioni delle chiese locali e della vita religiosa del tempo.
Archivio Capitolare. Gli elementi che storicamente identificano e caratterizzano l'Archivio Capitolare sono dati dalla peculiarità dei documenti conservati, fonti ineludibili di informazione per tutte le possibilità e opportunità di conoscenza che essi racchiudono, riguardo in particolar modo all’ambiente culturale e sociale che li produsse, su quello che li utilizzò, sulla tipologia dei rapporti culturali tra Bovino, città vescovile, e altre realtà.
Di grande importanza, soprattutto per la storia medievale del territorio e della sua organizzazione sociale, si rivelano i Codici miniati manoscritti, dei secoli XII, XIII, XIV e XV e il fondo pergamenaceo, costituito da 50 pergamene, ordinate cronologicamente, a partire dal sec. XII e fino al secolo XIX. Fra le chartae più antiche, le donazioni fatte dai Conti di Loretello alla Chiesa Cattedrale e le relative conferme. Il ricco patrimonio archivistico é costituito altresì da una serie di fascicoli riguardanti Atti del Capitolo e della mensa Vescovile, Cause e Processi, Lettere Pastorali, Inventari, Capitoli Matrimoniali, Testamenti e Atti notarili.
Biblioteca Diocesana*. E' stata inaugurata e aperta al pubblico il 18 ottobre 1997, su iniziativa dell'allora Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, Mons. Giuseppe Casale. E' costituita dalla fusione dei testi provenienti da due biblioteche di antica e illustre origine: la Biblioteca Guevara, nata, nel Castello di Bovino, nel sec. XVII, per merito di Giovanni Guevara, quinto duca della città e la Biblioteca Vescovile, fondata, verso la metà del secolo XIX, da Mons. Francesco Farace, presso il locale Seminario e successivamente ampliata dal Vescovo Mons. Alessandro Cantoli.
Attualmente presenta una consistenza libraria di circa 10.000 volumi e dispone di un cospicuo numero di testi e riviste, tutti opportunamente catalogati e inventariati con schede descrittive di classificazione. Di particolare interesse storico, un incunabolo del 1481, 71 cinquecentine, la "Historia della vita e morte di San Marco Confessore con catalogo dei Vescovi di Bovino", di Domenico Pietropaoli, del 1631, il "Libro delle piante e dei territori di don Inigo Guevara, duca di Bovino", del 1726, la ricca Enciclopedia illustrata, in 25 volumi "Descriptiones des arts et des mestiers (1761-1767)”, il famoso periodico culturale parigino "Le Journal des scavans", a firma di Sieur d'Hedouville, del 1665, il testo manoscritto "De' titoli del Re delle Due Sicilie", con illustrazioni e tavole genealogiche, di Giacomo Guacci, del 1789, oltre ad opere, che vanno dal XVII al XIX secolo, di carattere letterario, filosofico, teologico e morale.