Descrizione
L’iniziativa fa parte del più ampio programma di digitalizzazione della PA e i suoi rapporti con la cittadinanza e completa un percorso che comprende IPA (indice degli indirizzi delle Pubbliche Amministrazione italiane) e INI-PEC (indice degli indirizzi dei professionisti e delle imprese presenti sul territorio italiano).
Possono eleggere il proprio domicilio digitale:
- le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;
- i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
- gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.
Per registrare il proprio domicilio digitale è necessario accedere al portale https://domiciliodigitale.gov.it utilizzando il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta effettuata la registrazione, il sistema chiederà di inserire il proprio indirizzo PEC sul quale si vorranno ricevere tutte le comunicazioni. Dovrebbe poi arrivare un avviso di comunicazione con scritto che il domicilio digitale eletto sarà attivo entro l’una di notte del giorno successivo alla richiesta. Resta sempre salva la possibilità di modificare l'indirizzo in un secondo momento indicando un altro indirizzo PEC oppure di cancellarlo definitivamente.
INAD si occuperà della tutela della privacy e della sicurezza informatica dei dati contenuti, nonché della gestione di accessi, log dei dati e tutto quanto richiede un sistema simile. Inoltre è prevista l’interoperabilità associata ad ANPR: al completamento dell’anagrafe unica, i domicili digitali eletti dalle persone fisiche nell’INAD sono trasmessi all’ANPR con cadenza giornaliera, al fine di consentire il suo costante aggiornamento.
Dal 6 luglio 2023 tutti i domicili eletti o modificati saranno ufficialmente pubblicati in INAD e resi disponibili alla consultazione. Da detta data le Pubbliche Amministrazioni potranno consultare INAD e utilizzare, se presente nell’elenco, il domicilio digitale per tutte le comunicazioni con valenza legale; quindi le Pubbliche Amministrazioni prima di inviare una raccomandata o qualsiasi altra comunicazione con effetto legale, dovranno accertarsi che il cittadino abbia fornito un indirizzo certificato sull’INAD, con risparmio di tempi e costi. A partire dalla stessa data, chiunque potrà consultare l’INAD liberamente dall’area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione, inserendo semplicemente il codice fiscale della persona di cui si vuol conoscere il domicilio digitale.
Grazie a INAD, tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale vengono inviate direttamente nella casella di posta indicata dal cittadino (purché sia posta elettronica certificata), con certezza di consegna e conoscenza dell’ora e data di consegna. Il cittadino avrà così a disposizione la documentazione, senza doversi spostare fisicamente oltre che in tempo reale, mentre la Pubblica Amministrazione avrà un sistema di comunicazione centralizzato più efficiente, automatizzato e sicuro.
Per maggiori informazioni consultare l'apposita pagina di AGID - Agenzia per l'Italia digitale https://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2023/06/06/nasce-inad-lindice-nazionale-domicili-digitali